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ECOLOGIA

Inquinamento ambientale: il ministro Costa sui pozzi all’arsenico

L’uomo è capace di avvelenare anche i pozzi d’acqua con l’arsenico, una terribile forma di inquinamento contrastata con il pugno di ferro da magistratura e forze dell’ordine in Campania.

L’inquinamento è una piaga e quando la spregiudicatezza supera il rispetto per il valore della vita umana può succedere di trovare dei pozzi avvelenati da arsenico, con gravissimi rischi per la salute pubblica. Per fortuna 12 di questi pozzi, usati anche per l’irrigazione e l’uso domestico, sono stati sequestrati in Campania, fra Caserta e San Nicola la Strada.

In alcuni casi la concentrazione di arsenico rilevata è stata addirittura di circa 9000 microgrammi per litro (contro una soglia legale di 10). Non ci vuole molto a capire quanti pericoli si nascondano dietro cifre così elevate. Un plauso va quindi alla magistratura e alle forze dell’ordine per l’ottimo lavoro svolto.

I miei complimenti vivissimi -dice il ministro dell’ambiente Sergio Costa- ai Carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Caserta e del Nucleo investigativo di polizia ambientale, agroalimentare e forestale di Caserta e alla Procura della Repubblica di S. Maria Capua Vetere per l’importante operazione che ha portato al sequestro di dodici pozzi utilizzati per uso domestico e irrigazione su cui è stata riscontrata una severa contaminazione da metalli pesanti come l’arsenico“.

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Come è emerso dalle indagini – prosegue Costa – la disastrosa situazione riscontrata nel casertano, sebbene non consenta di attribuire precise responsabilità in capo a singoli soggetti, evidenzia come fosse nota dal 2010 ai livelli locali di governo del territorio. Si conferma l’importanza delle indagini approfondite per scoprire crimini ambientali come questo, purtroppo frequenti nel nostro Paese, che hanno bisogno della collaborazione e dell’azione sinergica di più soggetti, per approfondire tutti i profili di responsabilità“.

Qui si gioca con il fuoco, perché l’arsenico è una sostanza nota per la sua elevata tossicità. Necessario accertare le colpe, a tutti i livelli. Al momento è stato aperto un fascicolo contro ignoti, in cui sono contestati i reati di disastro ambientale e avvelenamento delle acque. Il ministro Costa conferma che l’attenzione per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica è una priorità reale.

Via | Ministero dell’Ambiente

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