Nessuno usa il coperchio delle pentole così: il trucco che abbatte la bolletta in 1 minuto - ecoblog.it
Così il coperchio diventa un alleato nascosto del risparmio: basta un dettaglio per vedere la differenza.
Quando arriva il freddo, ogni fonte di calore in casa diventa cruciale. In cucina, dove fornelli e piastre lavorano ogni giorno, piccoli gesti possono trasformarsi in risparmio concreto. Lo ricorda l’ENEA con una campagna che punta dritta alle abitudini quotidiane: usare il coperchio e spegnere i fuochi prima del tempo sono due azioni tanto semplici quanto sottovalutate, ma capaci di abbattere davvero i consumi.
Non serve cambiare cucina o installare nuove tecnologie: basta conoscere il “minuto decisivo”, quel momento in cui si può sfruttare il calore residuo della pentola per completare la cottura, riducendo gas o elettricità. E in tempi di bollette pesanti, ogni dettaglio conta.
Perché il coperchio riduce la bolletta e cuoce più in fretta
Il consiglio arriva da anni di analisi e simulazioni ENEA: coprire la pentola durante la cottura consente di abbassare i tempi di ebollizione fino a un terzo. Il motivo è semplice: si evita che il calore si disperda, creando una piccola camera termica che mantiene costante la temperatura. Questo vale per piatti semplici come pasta e verdure, ma anche per cotture più lunghe, come zuppe o legumi.

Il coperchio permette anche di abbassare la fiamma senza compromettere il risultato, trattenendo calore e umidità all’interno del recipiente. In inverno, dove milioni di cucine restano accese per ore ogni giorno, questo gesto ripetuto migliaia di volte fa una differenza collettiva importante sui consumi energetici.
Un altro vantaggio è l’effetto “invisibile”: la dispersione termica che si verifica quando si cucina a pentola scoperta costringe a tenere la fiamma alta più del necessario. Con il coperchio, invece, il processo diventa più rapido ed efficiente. Un risparmio che si misura non solo in minuti, ma anche in kilowattora e metri cubi di gas. E in un’epoca in cui il prezzo dell’energia pesa sulle famiglie, anche un coperchio può diventare un alleato prezioso.
Il trucco del “minuto decisivo” per sfruttare il calore residuo
Ma il vero colpo di genio, secondo ENEA, arriva nel finale della cottura. È il momento del cosiddetto “minuto decisivo”, ovvero quando è possibile spegnere il fornello prima del tempo previsto e lasciare che il cibo termini da solo, grazie al calore già accumulato nella pentola. È un principio vicino alla cottura passiva, ma più flessibile: non servono regole rigide, solo attenzione.
Per molti piatti – pasta, riso, zuppe, verdure – basta interrompere la cottura con un minuto di anticipo, mantenendo il coperchio ben chiuso. Il calore all’interno della pentola continuerà a cuocere il cibo senza consumare energia aggiuntiva.
Questo vale soprattutto sui fornelli a gas o in vetroceramica, che trattengono il calore per diversi secondi dopo lo spegnimento. Ma anche su piani a induzione si può applicare con attenzione, regolando i tempi. In pratica, si sfrutta un’inerzia termica che altrimenti andrebbe sprecata, riducendo i consumi a parità di risultato.
In una famiglia media, ripetere questo gesto ogni giorno significa risparmiare decine di ore di fornello acceso in un anno. E se abbinato all’uso del coperchio, il sistema diventa ancora più efficace. È un esempio perfetto di efficienza “soft”: niente investimenti, niente sforzi, solo buone abitudini.
Chi cerca risposte concrete contro l’aumento delle bollette può partire da qui. In cucina, ogni minuto conta. E con il freddo alle porte, imparare a conoscere il calore e a spegnerlo al momento giusto fa la differenza tra spreco e risparmio.
