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Smart Home a risparmio energetico: attenti al Nest Temperature Sensor

Google mette finalmente in vendita il Nest Temperature Sensor, da agganciare al cronotermostato intelligente. Usato male fa consumare di più.

Nest Temperature Sensor smart home risparmio energetico

Annunciato diversi mesi fa, è finalmente disponibile sul Google Store USA il Temperature Sensor del cronotermostato intelligente Nest Learning Thermostat. Non si sa ancora quando verrà commercializzato anche sullo store italiano, ma non dovrebbe passare molto tempo.

Questo piccolo disco bianco da appendere al muro è un sensore di temperatura aggiuntivo per il termostato smart di Google Nest. La sua funzione è quella di comunicare al termostato una temperatura diversa rispetto a quella rilevata dal dispositivo principale. Tale temperatura potrà essere utilizzata per pilotare l’accensione e lo spegnimento del riscaldamento domestico e, di conseguenza, può aiutarci a risparmiare energia e soldi in bolletta.

Il cronotermostato smart di Nest, infatti, è altamente programmabile e può accendersi e spegnersi tramite una programmazione preimpostata, anche da smartphone, oppure autoprogrammarsi dopo aver appreso le nostre abitudini: ci osserva accendere e spegnere riscaldamento o climatizzatori e capisce quali sono le impostazioni per noi più confortevoli.

Inoltre, tramite la app installata nello smartphone, il Nest Learning Thermostat sa se siamo a casa e, se non è così, spegne il riscaldamento. Infine, tiene traccia delle ore di accensione e spegnimento dell’impianto e stima i nostri consumi energetici e i costi in bolletta.

Ma a cosa serve il Temperature Sensor aggiuntivo? Questo sensore viene venduto separatamente e serve a comunicare una temperatura diversa al sensore. Utile, ad esempio, se abbiamo una casa molto grande che si riscalda in maniera diversa da stanza a stanza. O se vogliamo monitorare la temperatura della zona notte e quella della zona giorno.

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Come il Temperature Sensor di Nest può farci risparmiare energia? Questo sensore, in realtà, deve essere usato correttamente perché, paradossalmente, può farci anche consumare di più. La stessa Nest, nelle Faq del sensore di temperatura aggiuntivo, spiega:

Il Nest Temperature Sensor è studiato per aumentare il tuo comfort. Se ciò si traduca in un consumo minore o maggiore di energia dipende da dove il sensore è posizionato, dalla temperatura alla quale setti il termostato e da quali temperature sono settate nella tua programmazione.

Questo perché non è possibile comandare una temperatura diversa per le aree della casa coperte dai due sensori, quello integrato e quello aggiuntivo. Se il sensore aggiuntivo è posizionato in una zona più fredda e impostiamo il termostato per regolarsi sulla temperatura di quel sensore, quindi, il riscaldamento resterà acceso finché tale temperatura non viene raggiunta nella zona coperta dal sensore aggiuntivo.

In questo caso la temperatura nella zona coperta dal sensore principale sarà più alta, perché il riscaldamento non si spegnerà finché la zona fredda della casa non sarà arrivata alla temperatura impostata. Ciò vuol dire maggiori consumi di energia. Questo perché al momento il termostato intelligente di Nest non è compatibile con le termovalvole wireless per comandare i singoli termosifoni.

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