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MOBILITA' SOSTENIBILE

Stella McCartney rilancia il Green Carpet Challenge di Livia Firth con la collection ecologica

Stella McCartney prende molto seriamente la sfida di Livia Firth lanciata oramai tre anni fa e piuttosto che proporre un solo abito per il Green Carpet Challenge rlancia con una collezione interamente sostenibile

Stella McCartney raccoglie la sfida lanciata tre anni fa da Livia Firth del Green Carpet Challenge, ovvero abiti di alta moda ma ottenuti con materiali riciclati e superando il singolo outfit rilancia con una collection completa per la London Fashion Week 2014.

GUARDA NICOLE KIDMAN CHE INDOSSA UN ABITO ECOLOGICO

Ha detto Stella McCarteney:

Io continuo a pensare, Wow, tutto questo è eco e mi sorprendo ancora. Non stiamo parlando di un abito o due ma di una collezione completa. Abiti lunghi e minimalisti, stampe astratte su bianco ottico. Ma anche le tonalità grintose del cobalto e cerise ottenute con colori a base d’acqua. Le scarpe anni Settanta sono state confezionate con legno sostenibile e certificato FSC così come la cellulosa usata per gli abiti.

GUARDA L’ABITO ECOLOGICO DI GIORGIO ARMANI

A verificare la bellezza degli outfit ecologici c’erano Rita Ora, Drew Barrymore, Alexa Cung, Poppy Delavigne e Sheherazade Goldsmith che hanno potuto ammirare quanto la moda cradle to cradle sia una realtà e alla portata delle fashion victim perché ovviamente non parliamo di capi a prezzi democratici.

I materiali usati da Stella McCartney sono o riciclati o ottenuti da processi sostenibili, ossia nella loro filiera produttiva seguono un rigido protocollo di uso controllato delle risorse naturali, sopratutto l’acqua e anche dell’eticità delle aziende che devono rispettare i diritti dei lavoratori e non usare sostanze inquinanti.

Stella McCartney, è una designer orientata all’etica già da diversi anni e non è la prima volta che presenta collezioni ecologiche.

Viene spesso definita stilista vegana poiché ha rinunciato alle pellicce e preferisce usare PVC al posto della pelle o altri materiali sostenibili per finiture e bottoni, evitando così l’uso di ossa animali o madreperla. E’vero in parte in quanto non ha rinunciato, ad esempio, alla lana di alpaca o alla seta, che proviene comunque da allevamenti animali che seguono rigidi protocolli per il benessere animale. Ma purtroppo ciò non basta a fare di lei una stilista propriamente vegana, almeno non ancora.

Via |Vogue
Foto | Stella Mccartney @ Facebook

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