
Il problema del roaming marittimo e come risolverlo - ecoblog.it
Cosa bisogna assolutamente fare nel momento in cui si parte per le vacanze? È essenziale non dimenticarsi, per non rischiare di pagare molto.
La consapevolezza è il primo passo per viaggiare in modo più informato e sicuro, soprattutto quando si tratta di tecnologia e costi imprevisti. Quando si parte per una vacanza, uno degli aspetti più trascurati è il roaming marittimo. Molti passeggeri non sono consapevoli dei costi elevati che possono derivare dall’uso del cellulare a bordo di una nave. La mia prima esperienza con questo fenomeno è avvenuta durante un traghetto diretto in Sardegna, dove, ignaro della realtà del roaming marittimo, pensavo che non avrei affrontato sorprese nel mio piano tariffario.
Negli ultimi anni, la situazione è cambiata con l’introduzione del roaming senza costi aggiuntivi all’interno dell’Unione Europea nel giugno 2017. Tuttavia, il roaming marittimo è una questione a parte che richiede attenzione. Durante un recente viaggio in traghetto della Naviera Armas verso Tenerife, ho notato che molti passeggeri utilizzavano i loro smartphone senza comprendere i rischi economici legati a tale comportamento.
Costi del roaming marittimo
Il costo del roaming marittimo può essere astronomico: si stima che il prezzo possa arrivare fino a 25 centesimi per 100 KB di dati. Per contestualizzare, una singola foto può pesare da 300 a 500 KB, il che significa che guardare un’immagine potrebbe costare oltre un euro. Inoltre, le applicazioni che si aggiornano automaticamente o le notifiche continue possono comportare costi imprevisti, accumulandosi rapidamente.
Quando ci si imbarca, il proprio smartphone si connette automaticamente alla rete satellitare attraverso le antenne e i ripetitori presenti a bordo, senza alcun preavviso. La legge non ammette ignoranza, e i contratti dei vari operatori telefonici contengono piccole note riguardo al roaming marittimo, che spesso i consumatori non notano. L’Antitrust ha inflitto multe significative a compagnie come Wind, Tim, Tre e Vodafone per la scarsa informazione fornita ai clienti riguardo a questi costi.

La situazione è ulteriormente complicata dall’assenza di massimali tariffari per il roaming marittimo. Le compagnie di navigazione possono decidere liberamente quanto far pagare ai passeggeri per l’uso dei servizi telefonici, portando a bollette stratosferiche. Già abbiamo visto casi di utenti con il credito azzerato o costi imprevisti, solo per aver inviato qualche messaggio o effettuato una breve chiamata.
L’Antitrust ha aperto indagini su compagnie come Grimaldi e Cin, ma fino ad ora non sono state sanzionate. La Commissione Europea sembra lontana dall’implementare misure concrete per proteggere i consumatori da simili abusi. Considerando la lentezza della burocrazia, potrebbe volerci tempo prima che venga colmato questo vuoto normativo.
Come evitare brutte sorprese
Per evitare brutte sorprese, la soluzione più semplice è spegnere il cellulare non appena ci si imbarca. Prima di partire, potete inviare un messaggio ai vostri cari e pubblicare qualche foto sui social, ma una volta a bordo, è meglio godersi il viaggio lontano da notifiche e distrazioni digitali. Se non potete fare a meno del telefono, una valida alternativa è attivare la modalità aereo. In questo modo, potrete utilizzare il dispositivo per scattare foto e immortalare i momenti salienti della vostra esperienza senza incorrere in spese indesiderate.
Se avete bisogno del telefono per emergenze, è consigliabile disattivare la modalità dati. Tuttavia, ricordate che anche le chiamate e gli SMS possono generare costi elevati, poiché sfruttano il sistema satellitare di bordo. Essere consapevoli di questi aspetti è fondamentale, soprattutto in un periodo in cui la tecnologia ci rende sempre più connessi, anche in luoghi remoti.