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Energie rinnovabili

Elezioni 2013: Anie/Gifi chiedono il fotovoltaico nei programmi politici

Nei programmi degli schieramenti politici presenti alle elezioni 2013 grande assenti sono le energie rinnovabili e il fotovoltaico.

Assenza di proposte per la green economy o per il rilancio dell’economia e mancano piani per lo sviluppo del fotovoltaico e delle rinnovabili in genere. E’ questa la preoccupazione espressa a Anie/Gifi, gruppo imprese fotovoltaiche italiane in questa campagna per le elezioni politiche 2013. Nel 2012 l’industria fotovoltaica ha perso 6000 posti di lavoro riducendo il gettito fiscale e gravando sull cassa integrazione: un paradosso se si pensa che l’industria delle rinnovabili sarebbe in crescita.

Scrivono le due associazioni nel loro comunicato:

Chiediamo che nei programmi dei candidati si dimostri maggiore attenzione alla green economy in generale ed al fotovoltaico in particolare. L’assenza di proposte in questi settori strategici appare incomprensibile dal momento che a livello europeo, ma non solo, la green economy è considerata il volano principale della prossima rivoluzione industriale.


Valerio Natalizia Presidente ANIE/GIFI snocciola i risultati ottenuti grazie agli impianti delle rinnovabili presenti in Italia: nel 2011 sono stati risparmiati 2,5 miliardi di euro sulle importazioni di gas e 18 milioni di tonnellate di CO2 e la bolletta nazionale di è ridotta di 400 milioni di euro per effetto del peak shaving. Nel 2012 con il fotovoltaico si è coperto il 5,63% della domanda elettrica nazionale mentre ha coperto il 6.43% della produzione nazionale di elettricità.

Natalizia quindi chiede:

Riteniamo quindi opportuno che le forze politiche che guideranno il Paese nel prossimo quinquennio – conclude Natalizia – si adoperino per dare continuità agli investimenti e allo sviluppo del settore fotovoltaico traghettandolo dal sistema incentivante verso la piena competitività con le altre fonti energetiche. Siamo disponibili a collaborare per dare operatività a strumenti che favoriscano la ripresa economica del Paese attraverso l’incremento del PIL, del gettito fiscale, dell’occupazione e diminuiscano al contempo la spesa energetica degli italiani.

Via | Comunicato stampa
Foto | Getty Images

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