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Energie rinnovabili

Svizzera, turismo e energia nel nome dell’eco-sostenibilità

Nella Confederazione Elvetica la quota di energia da fonti rinnovabili supera di gran lunga quella ottenuta dalle fonti fossili

La Svizzera è uno dei Paesi europei più adatti per gli amanti dell’outdoor. L’autunno è la stagione “dorata”, quella in cui sui boschi si rivestono di un manto che va dal beige al rossiccio. Le sue particolari condizioni meteo e la sua orografia la rendono meta privilegiata per gli appassionati dell’attività in alta montagna.

E proprio la particolare orografia della Confederazione Elvetica fa sì che questo Paese sia anche un modello di sostenibilità energetica: le montagne stesse e la natura in generale sono la principale risorsa energetica del Paese. Oltre la metà dell’energia prodotta in Svizzera, precisamente il 56%, è ottenuta da centrali idroelettriche, quindi da una risorsa rinnovabile.

Il più grande produttore svizzero di energia è Axpo che quest’anno celebra i 100 anni di attività. La particolarità di Axpo è quella di avere diversificato la produzione combinando le centrali idroelettriche di scala piccola, media e grande, alle centrali che sfruttano i gas ottenuti dal compostaggio e ad altre che ottengono l’energia da fonti nucleari o fossili. La strada intrapresa verso l’autonomia dalle fonti non rinnovabili è stata intrapresa e scorre parallela a una politica tesa alla sostenibilità dei mezzi di trasporto.

Un altro esempio di sostenibilità è rappresentato dalle centrali elettriche di Grimsel e Susten, la cui società di gestione (Oberhasli AG) fornisce elettricità a ristoranti e hotel, gestisce impianti di risalita, fornisce informazioni sul mondo sotterraneo delle centrali elettriche, costruisce e cura la manutenzione di ponti sospesi e sentieri di montagna.

Dal punto di vista prettamente turistico la stagione offre tantissimo: dai riti legati alla transumanza alle fiere e sagre paesane, dalle celebrazioni della vendemmia alle castagnate.

Via | MySwitzerland

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