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Animali

Piumini d’oca Moncler, da Report l’atroce verità che gli animalisti denunciano da anni

Dopo la puntata di Report sui sistemi di produzione delle piume d’oca sale lo sdegno per questa brutale pratica che sfrutta gli animali. Eppure in passato gli animalisti l’hanno più volte denunciato rimanendo inascoltati

La puntata di ieri di Report sulla filiera di produzione dei piumini d’oca della Moncler ha lasciato il segno facendo conoscere come anche un capo d’abbigliamento che associamo alla bellezza e alla morbidezza, nasconda una verità atroce.

Per ottenerlo, quel capo così come altri della medesima categoria, si sfruttano gli animali, e di questo sia chiaro gli animalisti ne sono consapevoli e lo denunciano da anni. Il punto è che al grande pubblico questa verità resta coperta dalla montagna di soldi usata dal marketing. Ieri il brand awareness è stato demolito eppure si tenga presente che non è solo Moncler a adottare questi sistemi. Oggi, sul web si è scatenata una campagna virale #siamotutticohe che sta ponendo in crisi questi sistemi di produzione. Gli animalisti negli anni hanno denunciato e denunciano inascoltati le gravi sofferenze inflitte agli animali con il solo scopo di ottenere un vantaggio economico. Oggi le piume non ci servono più, oggi per avere capi di abbigliamento alla moda possiamo anche ricorrere a imbottiture derivate dal riciclo della plastica come la PET.

Le oche sono parte integrante della cultura alimentare dei paesi dell’Est europeo: tra i grassi maggiormente usati in cucina c’è proprio il grasso di oca (il burro lo abbiamo nel Nord Europa e l’olio d’oliva nell’Europa mediterranea) e il racconto delle oche spiumate parte da una delle migliaia di fattorie dell’Ungheria dove questi animali sono allevati per le loro piume, carne, sopratutto il fegato che diventa Fois gras (ottenuto con il gavage, l’alimentazione forzata con imbuto) e grasso e che subiscono lo spiumaggio anche 4 volte in un anno. E’ il mercato che lo richiede: i piumini d’oca, ma anche i piumoni, i cuscini, giacche e cappotti imbottiti con le preziose piume sono richiesti e apprezzati dai consumatori per la loro leggerezza, traspirazione e capacità di conservare il calore.

Ma in realtà, ci dice la LAV, oramai i vantaggi offerti dalle piume d’oca sono stati superati dai tessuti sintetici come il poliestere:

Da test effettuati su prodotti in Vera Piuma e altri con materiali alternativi, abbiamo dimostrato che secondo le variabili:
“Resistenza Termica” (quanto il prodotto tiene caldo)
“Resistenza Evaporativa” (traspirazione)
i prodotti realizzati con materiale sintetico (poliestere) sono SONO più traspiranti dei prodotti in Vera Piuma, garantendo lo stesso grado di “calore”.

Ricordo che il poliestere si ricava da materie prime secondarie, ovvero dal riciclo della plastica.

Ma il mercato siamo noi: siamo noi a decidere cosa acquistare. E dunque queste informazioni ci risvegliano al nostro senso di responsabilità e alla capacità di determinare consapevolmente i nostri acquisti.

Ricordiamoci che a soffrire non sono solo le oche: ricordiamoci delle sofferenze animali anche quando acquistiamo un prezioso maglione o una sciarpa in angora.

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