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Telmo Pievani: siamo figli dell’ecologia

Prima della storia scritta almeno quattro specie di umani hanno convissuto per migliaia di anni su questo pianeta; se siamo rimasti solo noi, ciò è solo frutto di una contingenza.

[Come era in uso su Ecoalfabeta, riprendo la consuetudine di Ecoquote, citazioni interessanti che aiutano a pensare in modo ecologico].

«Siamo in tutto e per tutto figli dell’ecologia: tra eruzioni catastrofiche, correnti oceaniche, glaciazioni, frammentazione di habitat, oscillazioni dei livelli dei mari e climi mutevoli, colonizzazioni di arcipelaghi, colli di bottiglia e diversificazioni culturali, le cose potevano andarci diversament su questo pianeta instabile e nonostante tutto accogliente.

Il risultato è che prima della Storia con la maiuscola ci sono state molte preistorie con la minuscola, la cui trama era composta da una molteplicità di forme umane conviventi (1), ciascuna con propri adattamenti e riadattamenti specifici, con un universo cognitivo, emotivo e comunicativo probabilmente diverso, con abitudini  e abilità figlie di percorsi storici cugini in territori ed ecosistemi differenti.

In futuro dovremo capire come sia stato possibile che nell’ultimo frangente di questa storia siamo rimasti soli e abbiamo imposto a tutti , ad altri umani e non umani, il nostro “progresso prepotente“, come lo ha definito il genetista Cavalli-Sforza.»

Telmo Pievani, La vita inaspettata, Milano 2011, pag 46-47

(1) Circa 40000 anni fa camminavano sul pianeta almeno quattro diverse specie del genere homo: neanderthalensis (Europa e Asia), floresiensis (Indonesia), homo di Denisova (Siberia), oltre naturalmente ai sapiens.

Nelle foto (Getty Images) tre diverse ricostruzioni dell’homo neanderthalensis

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