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Cronaca ambientale

Terra dei fuochi: mortalità elevata, ma poi l’ISS ridimensiona

L’ISS pubblica i dati SENTIERI e si evidenzia un aumento dei casi di cancro nei 55 comuni della Terra dei Fuochi e a Taranto

E’ più facile ammalarsi di tumore nella Terra dei Fuochi e a Taranto, questo possiamo dirlo con serenità dopo aver letto i risultati dello studio Sentieri pubblicato dall’ISS qualche giorno fa. E’ guerra sulle cifre però, ossia sul quanto ci si ammali di più rispetto ai trend nazionali e sulle cause, ossia se è l’inquinamento a far crescere i casi di tumore.

Scrivono gli studiosi nella premessa relativamente alla Terra dei fuochi nelle province di Napoli e Caserta:

Il quadro epidemiologico della popolazione residente nei 55 comuni TdF è caratterizzato da una serie di eccessi della mortalità e dell’ospedalizzazione per diverse patologie a eziologia multifattoriale ( che ammettono fra i loro fattori di rischio accertati o sospetti l’esposizione a un insieme di inquinanti ambientali che possono essere emessi o rilasciati da siti di smaltimento illegale di rifiuti pericolosi e/o di combustione incontrollata di rifiuti sia pericolosi, sia solidi urbani). Nell’insieme dei comuni della TdF della provincia di Napoli (32 comuni) e della provincia di Caserta (23 comuni) la mortalità generale è in eccesso in entrambi i generi. Nella provincia di Napoli SMR 110 per gli uomini e 113 per le donne. Nella provincia di Caserta SMR 104 per gli uomini e 106 per le donne

E aggiunge l’analisi in relazione alla salute infantile più dettagliatamente studiato in Sentieri Kids:

Per quanto riguarda la salute infantile emerge un quadro di criticità meritevole di attenzione, in particolare eccessi di bambini ricoverati nel primo anno di vita per tutti i tumori e eccessi di tumori del sistema nervoso centrale nel primo anno di vita e nella fascia di età 0-14 anni sono stati osservati in entrambe le province.

Ma il giorno dopo aver pubblicato i dati di aumento dei casi di cancro,balzati al 10 per cento tra gli uomini e al 13 per cento tra le donne, specifica l’ISS in una nota rivolta alla stampa che:

SENTIERI è uno studio di tipo “ecologico” ovvero non prende in considerazione le esposizioni dei singoli individui a particolari inquinanti, ma piuttosto esamina la situazione sanitaria delle popolazioni che risiedono in luoghi in cui sono presenti sorgenti di inquinamento. Pertanto le sue caratteristiche metodologiche non consentono, in linea generale, la valutazione di nessi causali, permettono tuttavia di individuare situazioni di possibile rilevanza sanitaria da approfondire con studi mirati.

La metodologia, inoltre, si basa sulla individuazione a priori, in base a una revisione sistematica e standardizzata della letteratura scientifica, delle patologie associabili a quadri di contaminazione ambientale. Si tenga conto che queste ultime patologie sono peraltro ad eziologia multifattoriale e l’inquinamento può concorrere o esserne causa.

Pertanto i risultati che derivano dall’impostazione seguita dallo studio SENTIERI non consentono di attribuire all’esposizione individuale a specifici inquinanti eccessi di mortalità o ospedalizzazione o incidenza tumorale, ma consentono invece di segnalare che le popolazioni che risiedono in territori ove sono presenti sorgenti di inquinamento presentano eccessi di occorrenza (mortalità, ospedalizzazione, incidenza) di patologie che sono associate alla presenza di tali sorgenti.

Tali dati, lo ricordiamo, sono coerenti con la precedente Relazione Situazione epidemiologica della Regione Campania e in particolare delle province di Caserta e Napoli (città esclusa), con riferimento all’incidenza della mortalità per malattie oncologiche pubblicata sul sito del Ministero della Salute il 19 dicembre 2012.

A Taranto pure si muore per inquinamento e probabilmente la situazione è ancora più grave che nella Terra dei Fuochi e il cancro colpisce sopratutto in una forma, il mesotelioma pleurico associato anche a malattie respiratorie acute:

Il tumore del polmone è in eccesso rispetto al riferimento in entrambi i generi nelle tre basi di dati analizzate. L’analisi della mortalità per mesotelioma pleurico e di ricoverati per tumore della pleura mostra un eccesso negli uomini e nelle donne, l’incidenza del mesotelioma è in eccesso tra i soli uomini. La mortalità per il complesso delle malattie dell’apparato respiratorio, e in particolare quelle acute supera l’atteso in entrambi i generi; l’analisi dei ricoverati mostra un eccesso per malattie respiratorie acute tra gli uomini.

Per il Ministro Beatrice Lorenzin la cautela è d’obbligo e ha detto:

Le precisazioni dell’ISS non permettono di fare alcun facile allarmismo sulla situazione della Terra dei fuochi. Occorre infatti attendere i dati conclusivi degli screening, previsti da una norma che personalmente ho promosso nell’ambito della conversione in legge del decreto-legge n.136 del 2013, a favore sia della popolazione dell’area campana in questione, che della popolazione dell’area ILVA di Taranto, con un finanziamento finalizzato di 25 milioni di euro annui, sia per il 2014 che per il 2015. Solo a conclusione dei predetti screening si potrà avere un quadro sanitario su cui effettuare le conseguenti valutazioni e adottare tutti i provvedimenti e le iniziative che si renderanno necessarie per garantire il primario diritto alla salute dei cittadini.

Certo gli screening per cui in Campania sono in atto polemiche per l’esclusione delle analisi ai cittadini di Caserta e Napoli.

Via | Il Mattino, Salute , Il Secolo XIX

Foto | Vincenzo Musto @ Facebook

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