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Energie rinnovabili

Una banca e una finanziaria sospendono investimenti alle compagnie petrolifere in Olanda e Norvegia

La campagna per convincere i gruppi finanziari a abbandonare le partecipazioni nelle aziende petrolifere ha ottenuto i suoi primi successi in Olanda e Norvegia

La Campagna internazionale per convincere i grandi gruppi finanziari a abbandonare gli investimenti nelle compagnie petrolifere ha ottenuto i suoi primi due successi: la Rabobank ha annunciato che ha cessato i prestiti a progetti per le estrazione di shale gas a causa delle implicazioni ambientali e sociali mentre la Storebrand, un gruppo di servizi finanziari in Norvegia ha ritirato 13 finanziamenti in partecipazioni a aziende del carbone e 6 a aziende petrolifere.

In un comunicato stampa Christine Tørklep Meisingset portavoce di Storebrand, ha detto:

Se le ambizioni globali per limitare il riscaldamento globale a meno di 2 gradi Celsius diventassero una realtà, molte risorse di combustibili fossili diventeranno non infiammabili e il loro valore finanziario sarà drasticamente ridotto.

Stessa prospettiva per la banca olandese Rabobank che ha annunciato la sospensione dei prestiti alle imprese che si occupano di estrazione di energia non convenzionale, compreso il gas di scisto, a causa delle implicazioni ambientali e sociali. La banca che è specializzata in finanziamenti per l’ agricoltura e imprese del settore alimentare e ha un focus sulla sostenibilità. La Banca è consapevole del fatto che il fracking per la ricerca di shale gas e petrolio dalle sabbie bituminose comporta rischi di contaminazione delle acque e del suolo a causa delle sostanze chimiche iniettate nella roccia shale per estrarre il gas. La restrizione sui mutui si applica anche agli agricoltori che decidono di affittare le loro terre alle compagnie energetiche per le operazioni di estrazione. La banca ha applicato le misure per rallentare la cosiddetta corsa al gas che sta avvenendo rapidamente, soprattutto negli USA.

Un recente studio che ha esaminato 141 pozzi d’acqua potabile in Pennsylvania – dove la produzione di gas naturale è aumentato del 69% nel 2012 – ha trovato metano nell’ 82% dei campioni. Questo suggerisce che le perforazione che si svolgono nelle vicinanze hanno in qualche modo influito sulla qualità dell’acqua. Nel Regno Unito, il governo ha dato il via libera al fracking responsabile e le imprese di estrazione sono state incoraggiati dalle previsioni che stimano che le riserve di gas di scisto in Yorkshire e Lancashire potrebbero superare di gran lunga le stime precedenti. Tuttavia, i rischi che si prospettano, compresa la minaccia di terremoti, sono ancora poco chiari. Nel frattempo, la possibilità che lo shale gas possa fa abbassare le bollette energetiche dei consumatori è sostenuta. Ma l’AIE sostiene che energia eolica, solare e idroelettrica combinate assieme produrranno più energia el nucleare e del gas entro il 2016.

Via | Blueandgreen tomorrow, Euractiv

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