
A member of the Presidential Security Group (PSG) walks under the solar panels at the roof deck of a mall in Manila on November 24, 2014. The 5,760 solar panels have been installed on the roof deck of the multi-level carpark of SM City mall. Renewable energy resources like solar energy operate with zero carbon dioxide emissions can help mitigate climate change and promote cleaner air. AFP PHOTO/NOEL CELIS (Photo credit should read NOEL CELIS/AFP/Getty Images)
assoRinnovabili è alla testa di uan vera e propria rivolta degli imprenditori contro lo Spalma Incentivi per tutte le rinnovabili. Infatti, è stato depositato il ricorso contro il decreto Spal Spalma incentivi per il fotovoltaico. Vi hanno preso parte oltre 800 operatori, che si presume salgano a 1100. Vi partecipa anche Confagricoltura. Ma avverte assoRinnovabili:
lo Spalma Incentivi non è solo fotovoltaico. Ora ad essere in pericolo sono anche le aziende green non fotovoltaiche che beneficiano di incentivi sotto forma di certificati verdi, tariffe onnicomprensive o tariffe premio il cui periodo incentivante termini dopo il 31 dicembre 2014.
Ciò che sta mettendo in crisi l’intero settore è il cambio repentino delle “regole del gioco” ovvero una manovra retroattiva che chiede ai produttori di aderire “volontariamente” a un nuovo sistema di mantenimento degli incentivi ma rimodulati su un periodo più lungo di 7 anni. Chi non aderisce a questo nuovo sistema viene poi escluso per 10 anni dai sostegni futuri.
Le imprese che ora cercano diottenere la dichiarazione di incostituzionalità di questa norma attraverso il TAR gestiscono tutte impianti superiori ai 200KW e puntano anche alla possibilità per il GSE di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali.
Infine, il presidente Re Rebaudengo ci ha risposto anche in merito alle biomasse e alla necessità per i mobilifici di accedere alle preziose risorse del legno da riciclare, evitando che finisca bruciato negli impianti. L’invito con gli operatore del settore e di fare pressione sul governo affinché si punti al recupero di materiale boschivo piuttosto e non all’uso dei trucioli.
Pressione mediatica, informazione e coinvolgimento di quel 90 per cento degli italiani che vuole le rinnovabili in italia a sostegno di questa campagna che chiede a tutti di esprimere opinioni e manifestare il proprio dissenso verso un governo che ha scelto per la nostra politica energetica di investire nelle trivellazioni e nel petrolio e non nel sole di cui siamo ricchi.