
Mangiare la pasta fa male? Cosa dicono i nutrizionisti (www.ecoblog.it)
La pasta è un simbolo della tradizione culinaria italiana, un alimento che rappresenta non solo un piatto ma un vero e proprio stile di vita.
La pasta è da sempre un simbolo della tradizione culinaria italiana, un alimento che rappresenta non solo un piatto ma un vero e proprio stile di vita. Che si tratti di una fumante porzione di spaghetti al pomodoro, di un piatto di penne rigate con pesto o di una fresca insalata di pasta estiva, questo alimento è presente su tutte le tavole italiane. Tuttavia, con l’aumento dell’attenzione verso la salute e la forma fisica, molti si chiedono se sia opportuno consumarla quotidianamente o se, al contrario, possa contribuire all’aumento di peso. Per fare chiarezza su questo tema, abbiamo consultato le indicazioni di una nutrizionista che offre preziosi consigli su come integrare la pasta nella dieta senza il rischio di ingrassare.
La pasta: un alimento ricco di benefici
La pasta, tradizionalmente a base di grano duro, è un’ottima fonte di carboidrati complessi, che forniscono energia a lungo termine. È importante notare che non si tratta solo di un alimento calorico: la pasta apporta anche proteine, fibre, vitamine del gruppo B e minerali, rendendola un componente fondamentale di una dieta equilibrata. Inoltre, il consumo di pasta favorisce la salute del microbiota intestinale grazie alla presenza di fibre, contribuendo a un buon funzionamento dell’apparato digerente.

Contrariamente a quanto si pensa, la pasta non è l’”antagonista” della dieta. Secondo la nutrizionista Chiara, che ha condiviso i suoi consigli sui social, la pasta può essere parte integrante di una dieta sana e bilanciata. La chiave risiede nella moderazione e nella scelta di porzioni adeguate.
La domanda cruciale che molti si pongono è: quante volte a settimana posso mangiare pasta senza ingrassare? La risposta della nutrizionista è chiara: è possibile consumare la pasta ogni giorno, a condizione di prestare attenzione alle quantità e ai condimenti.
Secondo le linee guida fornite, una porzione standard di pasta si aggira intorno agli 80 grammi per persona. Questa quantità è considerata ideale per fornire energia senza eccedere nelle calorie. È fondamentale anche il tipo di condimento utilizzato: scegliere sughi leggeri, a base di verdure o pomodoro fresco, piuttosto che condimenti ricchi di grassi, può fare la differenza. Ad esempio, una salsa a base di pomodorini freschi, basilico e un filo d’olio extravergine d’oliva risulta molto più salutare rispetto a una crema di formaggio o a un sugo ricco di panna.
Oltre alla pasta, la dieta mediterranea prevede una varietà di fonti di carboidrati, come riso, farro e cereali integrali. La nutrizionista sottolinea che è possibile consumare anche questi alimenti quotidianamente, mantenendo sempre le stesse porzioni di circa 80 grammi. Il pane, altra fonte fondamentale di carboidrati, può essere consumato in quantità di 50 grammi al giorno. Tuttavia, per quanto riguarda le patate e i sostituti del pane, è consigliato un consumo più limitato, circa 1-2 volte alla settimana.